Vernissage
Estratto dal mio libro...
...
Scese dall’auto e suonò aggressiva alla porta: ammettere la sconfitta non le piaceva.
Si sentiva defraudata di qualcosa e aveva voglia di litigare.
L’artista aprì e senza salutarla ritornò al suo lavoro.
Una tela enorme era stesa per terra e lui con le mani e i piedi stava imbrattandola di colori e forme.
Aveva i vestiti e la barba sporchi di diversi colori e non si curava della presenza dell’ospite, che, esasperata, lasciò cadere a terra i propri lavori con un suono secco e lo fissò stupita.
Senza voltarsi, le disse di levarsi cappotto, scarpe, calze, e di “rimboccarsi le mani”.
Lei ripeté l’ultima frase sottovoce, come a cercare una spiegazione:
«Come ci si può rimboccare le mani?»
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