L'incidente
Estratto dal mio libro ...
...
Fece un lungo e profondo respiro.
La voce era bassa, come se si vergognasse ad ammettere che non sempre si può spiegare la
realtà in cui ci si imbatte.
«Non te ne ho parlato prima perché io stesso non riuscivo a crederci. Sono abituato a lavorare
con i computer, con i numeri, con dati che si possono verificare facilmente. La mia mente è
abituata alle cose logiche e razionali. Ero impreparato a…»
Gli era difficile parlare, cercare le parole giuste, si rilassò contro lo schienale del divano,
chiuse gli occhi e aspettò che tornasse a sedersi vicino a lui, era importante che lei lo ascoltasse.
Ida appoggiò la mano sulla sua, quella sulla gamba, lui si girò e le sorrise sollevato.
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